Il presente paper si propone di illustrare, definire e misurare attraverso tecniche di calcolo statistiche uno status studiato e descritto nell’ambito della psicologia comportamentale definito ‘Comfort Zone’ con espressione mediata da teorie e saggi di matrice americana, ovverosia, ‘una condizione nella quale una persona opera in uno stato neutro, senza ansia, utilizzando un numero limitato di comportamenti per garantire un livello costante di prestazioni, di solito senza un senso di rischio’1 . L’obiettivo perseguito è la definizione e il calcolo di un nuovo indicatore composito, che basandosi su un modello teorico costruito su un numero di indicatori provenienti dalle dimensioni del Benessere Economico e Sociale (BES) forniti da Istat, si prefigge di fornire una misura di quanto nelle Regioni Italiane sussistano le condizioni sociali, economiche, relazionali, ambientali, reddituali per uscire dalla Comfort Zone. L’approccio utilizzato è interdisciplinare e multidimensionale: si analizzano teorie comportamentali e sociali, utilizzando domini diversificati e scelti in modo coerente all’obiettivo, si applicano gli strumenti statistici più idonei per la definizione del nuovo indice composito, denominato Indice di Comfort Zone o, in breve, ICZ.
La popolazione italiana e la comfort zone: calcolo di un indice composito attraverso le dimensioni del BES / Mercurio, Simona; Mazziotta, Matteo. - (2018), pp. 137-148.
La popolazione italiana e la comfort zone: calcolo di un indice composito attraverso le dimensioni del BES
Mercurio, Simona;Mazziotta, Matteo
Supervision
2018
Abstract
Il presente paper si propone di illustrare, definire e misurare attraverso tecniche di calcolo statistiche uno status studiato e descritto nell’ambito della psicologia comportamentale definito ‘Comfort Zone’ con espressione mediata da teorie e saggi di matrice americana, ovverosia, ‘una condizione nella quale una persona opera in uno stato neutro, senza ansia, utilizzando un numero limitato di comportamenti per garantire un livello costante di prestazioni, di solito senza un senso di rischio’1 . L’obiettivo perseguito è la definizione e il calcolo di un nuovo indicatore composito, che basandosi su un modello teorico costruito su un numero di indicatori provenienti dalle dimensioni del Benessere Economico e Sociale (BES) forniti da Istat, si prefigge di fornire una misura di quanto nelle Regioni Italiane sussistano le condizioni sociali, economiche, relazionali, ambientali, reddituali per uscire dalla Comfort Zone. L’approccio utilizzato è interdisciplinare e multidimensionale: si analizzano teorie comportamentali e sociali, utilizzando domini diversificati e scelti in modo coerente all’obiettivo, si applicano gli strumenti statistici più idonei per la definizione del nuovo indice composito, denominato Indice di Comfort Zone o, in breve, ICZ.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.